martedì 25 novembre 2008
MOSTRUOSO TALENTO
giovedì 2 ottobre 2008
EXPO 2015
del capoluogo lombardo ha accolto con sommo piacere
la notizia dell'assegnazione da parte degli organismi competenti
dell'esposizione universale da tenersi in Milano nel 2015.
Una migliore scelta non si poteva fare.
La capitale morale, l'industriosa città,
il sobrio ed elegante centro del settentrione
dà lustro all'Italia tutta.
Non c'è dubbio che tutte le altre città
della penisola guardano a Milano come ad un esempio
da imitare con i servizi che funzionano,
un comune che più che un'istituzione
è un amico fraterno, un sindaco che più che un pubblico ufficiale
è una zia comprensiva ed affettuosa, una coscienza civile
che costituisce modello in tutta Europa.
Il Sudiciume reloaded quindi non può che unirsi
al coro dei grandi estimatori del capoluogo lombardo
e del suo spirito meneghino: tuttavia una domanda
tormenta ormai dalla data di assegnazione il nostro
direttore che come al solito, data la sua profonda sensibilità, costituisce
cartina tornasole per buona parte dei dubbi ancestrali dei suoi lettori.
Questo quesito che nasce da un travaglio interiore e da una profonda analisi
del fenomeno EXPO, continua a ripresentarsi nella mente della nostra guida
quasi come i peperoni trangugiati a cena, questa domanda assilla la mente
fertile e fervida del nostro leader, ne impedisce quasi qualsiasi altro ragionamento
impedendogli nelle ore notturne il sonno ristoratore.
Poichè Il Sudiciume è da sempre arena di confronto democratico, il direttore
abusando del suo illimitato potere osa sottoporlo all'attenzione dei suoi
lettori perchè essi possano esprimere liberamente i loro commenti al proposito
e liberare finalmente il direttore da tale tormento trasformandolo in estasi.
Ecco come un afflato romantico, la domanda che vaga nell'aire si concretizza nelle
seguenti righe:
"Ma all'Expo, noi, che cazzo esponiamo???"
Ecco finalmente l'esorcismo è avvenuto, il beluino travaglio
ha lasciato spazio alla quiete e alla riflessione.
Il direttore, da notorio precursore, lascia dunque ai lettori
l'iniziativa nella ricerca delle risposte e assoluta libertà nelle proposte.
A presto dunque con nuove sfide per le brillanti menti degli affezionati abbonati.
mercoledì 21 maggio 2008
Nessuno più ci guarda ma noi abbiamo le stelle dalla nostra parte

Le note le ho tirate giù come con il tiro al piccione.
Spennacchiate son venute giù, e fischiando sono atterrate.
Non sono le note più nobili del mondo, ma suonano veraci.
Di parole non ne ho molte,
si sono stufate di me,
mi hanno gradualmente abbandonato,
lasciandomi solo sul mottarozzo a guardarle
precipitare giù.
Qualcuna è rimasta incastrata sull'orlo del precipizio.
La paura ha fatto cambiare loro di significato.
Avevo salvato "Stelle" e son diventate "Cadenti"
Avevo salvato "Cuore" e si è trasformato in Crepacuore!
Avevo salvato anche "te" ma tu non ci sei più.
Nessuno ci guarda più ma noi abbiamo le stelle dalla nostra parte.
giovedì 8 maggio 2008
E adesso le vacanze!!
Dobbiamo iniziare a prenotare voli, barche, navi,auto a noleggio, deltaplani,
rafting, parapendio,paraculi.
Insomma prepariamoci per l'esodo.
Abbandoniamo tutto.
Lasciamoci andare a dei cocktail party.
Lasciamoci andare agli autogrill.
Riempiamo la macchina di porcelli che cantano "Una lacrima sul viso"
Ho comprato la compilation in offerta speciale dei Dik Dik
Sono dentro una bolla di daygum.
Sono felice come un happydent.
Sono molle sul sedile della mia vettura e assomiglio a un bufalino.
Guardo fuori nello specchietto retrovisore e vedo tutti i posti in cui son stato.
Vedo la mia faccia di dieci anni fa, vedo quello che ero e schiaccio ancor più forte
sull'accelleratore.
Poi afferro il telefono cellulare, apro il finestrino, getto l'auricolare, parlo col vivavoce
che mi dice che non mi aveva mai sentito così brillante.
Sento il vento tipico delle alture di Ceriale che ormai conosce il mio cuoio capelluto
che solletica l'immaginazione.
Mi chiedo se questo era il destino che mi aspettavo quando ero bambino.
Passare gran parte della propria esistenza sulla riviera di Ponente,
anzi sull'autostrada che la percorre.
Si è sempre stato il mio sogno quello
di spiccare il volo dall'area servizio Conioli.
Oppure sposarsi nell'area parcheggio Castellaro.
Che cosa c'è di più poetico che vedere tramontare il sole in coda a Spotorno.
Quello che mi dà sollievo è che potrò assistere ai miracoli della natura con tutta calma
perché con l'estate i fans di Ponente diventano milioni di migliaia e le autovetture
sono tante e variopinte e la volontà di intasarsi è irrefrenabile.
Questa estate punterò verso est, verso il trionfo caucasico, verso
il depresso tagiko, verso l'esuberante polacco.
Spostiamo San Remo ad Amburgo.
Ceriale nella Selva Nera.
Delirio perenne.
martedì 19 febbraio 2008
IL DIRETTORE IN REHAB
che il nostro direttore, seguendo la moda
del momento, ha deciso di passare
un certo periodo della sua esistenza in
una clinica per disintossicarsi da tutto.
D'altra parte anche
altre personalità di spicco
come Britney Spears, Amy Winehouse
e Lindsay Lohan hanno deciso di passare
uno sprazzo della loro esistenza in luogo di
rinascita fisica e morale.
Per questa ragione il nostro non darà più notizie di
sé per un pò e lascerà alla folta schiera dei suoi scatenati fans
il compito di colmare l'enorme vuoto venutosi a creare.
A presto.
lunedì 4 febbraio 2008
PAURA
mercoledì 23 gennaio 2008
DOM QUIXOTE

scassato destriero, dotato di scudo
del Tucano, le tortuose vie
che portano all'officina.
Vederlo tutto di nero vestito
produce sordidi pensieri
in tutte le leggiadre fanciulle
che popolano il borgo alle prime luci del giorno.
Il portamento regale, la destrezza nel condurre
la fiera, il modo scaltro di superare gli ostacoli lungo il percorso
sono già alla base di leggende metropolitane
che si trasmettono nei corridoi della
via ferrata sotterranea (subway)
e nelle botteghe dei conciatori del centro (Camper di Via Torino).
Sotto l'elmo anch'esso nero, indossa prodigiosa
maschera, dalla sua bella tessuta, che impedisce
la visione del suo viril viso ai più, ma garantisce
al nostro il controllo dei suoi rivali che ne vogliono
impedire il primato sulle strade meneghine.
Ma la battaglia più dura ch'egli è obbligato a combattere
è contro i grandi tramvai gialli e verdi che scorrono
imperturbabili sulle vie obbligate e che non fanno
caso alla leggendaria figura che inebria con
la sua presenza la fredda mattina o il triste meriggio
del caput loci lombardo.
Anzi per dirla tutta, to say it all, essi con fare spavaldo
e noncurante cercano in tutti i modi di affettare il nobile
didietro del nostro eroe, sonando minacciosi il loro infernal trillo
ogniqualvolta egli avvolto dalla sua aura di invincibilità
li dribbla a due a due per raggiungere libero dall'incombenza
il primato al semafero.
Talvolta però anche uno spirto impavido come il nostro,
shit himself inside his trousers, che in volgar idioma tradotto
significa che non aspetta la sosta al luogo di ristoro
per dar libero sfogo alle sue vigorose espressioni corporee,
poiché i tramvai felloni sfidandolo a singolar tenzone,
lo imprigionano in mezzo ai loro ferrici corpi
del color dell'inferno, trasformando il nostro
e il suo destriero in smilzo ripieno d'odioso fast food
(cheese burger).
Ma nulla può impedire l'avanzar imperterrito del nostro
eroe che sempre ogni dì raggiunge la stamperia
del suo indipendente foglio che allieta con storie
piccole e grandi slanci sentimentali tutta la generazione
dei suoi amabili coetanei e ispira con le sue mitologiche
gesta le generazioni vetuste e pivelle.
lunedì 7 gennaio 2008
OPA SUL SUDICIUME

- salire sulla Torre Branca nudo ma con un fiore in mano e il bandana del Sudiciume che recita "C'ho in testa solo Il Sudiciume",
- imporre alla propria redazione di buttarsi dalla Torre Branca con macchina aerea concepita dallo stesso direttore che schiantandosi sulla Triennale darebbe vita a opera d'arte del filone "Very Instant Art"
- dar vita ad una compagnia aerea low cost che trasmette in perpetua rotazione solo film tipo "Lo chiamavano Trinità" sui voli nazionali e "Continuavano a chiamarlo Trinità" su quelli transoeceanici con hostess vestite da geishe con kimoni marchiati "Il Sudiciume è il mio mestiere"
- decidere di risalire il fiume Hudson a nuoto in compagnia dei salmoni durante la stagione degli amori con una tuta griffata che recita "Col Sudiciume sei sempre controcorrente!!"