sabato 1 settembre 2012

Estata l'estate

















E' stata l'estate di Summer Paradise,
l'estate dell'asino bianco invadente,
l'estate del pianto di Lorenzo testimone del sogliolicidio,
l'estate dei baffi adolescenziali,
l'estate di un cocomero gigante convitato inaspettato,
l'estate del vento timido e del sole dispotico,
l'estate di un pane carasau indipendente,
l'estate di una terrazza mirabolante in cima ad un albergo squallideggiante,
l'estate della forte silenziosa presenza di Maude,
l'estate di una danza esclusiva con i delfini,

l'estate di mille inguaribili ferite sotto i piedi,
l'estate dell'età matura e della consapevolezza di un grande privilegio,
l'estate di Francesco,  pesce rubato dal genere umano
l'estate dei pranzi a stecchetto sul gommone,
l'estate di vai a vedere che c'é pieno,
l'estate del vile attentato al tordo marvizzo,
l'estate della lettura di Francesca delle storie che l'hanno accompagnata distesa sopra la rete sospesa,
l'estate del mistero delle ciavatte rubate,
l'estate di un mondo sommerso senza fine,
l'estate del nuoto ristoratore col maestro Mifune,
l'estate della merenda coll'orata,
l'estate del pensiero ad una vita diversa,
l'estate di una fredda passeggiata nello stazzo a parlare insensato di tori e fattrici,
l'estate di uno sguardo catalizzato sul mare fuori di casa,
l'estate dell'importanza dei ricordi,
ancora un'altra estate senza i genitori,
l'estate del risveglio e di quella soave passeggiata a comprar giornali,benzina e pane,
l'estate dell'eccitazione olimpica di Lorenzo,
l'estate dell'allontanamento irreversibile dal mio lavoro,
l'estate di una notte passata a guidare,
l'estate di una luna piena a Bassacutena,
l'estate di un viaggio traboccante di amicizia,
l'estate di un'irrigazione da giardino più mattiniera di me,
l'estate di certe tartarughe malandate,
l'estate di una piattaforma da tuffi inaspettata,
l'estate di certe malinconie di Francesca,
l'estate con i miei figli vicini,
l'estate del silenzio che parla dell'Asinara,
l'estate di un gelato mancato a Castelsardo,
l'estate della spontanea maestria al bolentino di Nicola,
l'estate di quattro cugini e di quattro amici,
l'estate di cavalli bradi sul pontile,
l'estate di un picnic ventoso partendo da casa,
l'estate dell'abbraccio di Nicola, gigante che quando piange lo fa con tutto il corpo,
l'estate di una grande macchina bianca che gemendo ci riporta sempre a casa,
l'estate di un viaggio che ancora dobbiamo fare.

venerdì 13 gennaio 2012

12

12 creste d'onda,
su tutte salto soul,
miracolose restano irte,
bianca spuma le colora di meringhe,
ci cammino sopra cercando i tuoi occhi,
ettu sei là come sempre,
colore granito contrastata cornice,
naturale epilogo al mio quadro epico,
di surfista improvvisato,
discesa felice nelle tue braccia,
che mi accolgono ancora asciutte dopo 12 memorabili anni.

Accompagnami ancora avventura, sulla stessa tavola,
scivoliamo sull'onda che ancora deve arrivare.

D'un tratto il vento, chiamati gli spruzzi salati
bagnano la carta e le parole,
liete per inatteso destino,
come pescioni salutano guizzando,
questa magica dozzina,
dodici anni trascorsi con te.

L